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La principale formazione di BRUNO VILLANI, orafo, modellista, designer, è avvenuta “sul campo”, vale a dire presso la bottega di “Mast Antonio”, dove al motto di “osserva e ruba il mestiere”, apprese i primi rudimenti
dell’arte orafa. L’esperienza autentica della bottega era considerata un privilegio dal giovane apprendista, che veniva incaricato di preparare le cordelle per i cammei e le murrine, mansione relativamente facile con l’oro giallo: con la trafila di rubino tonda, ogni diametro aveva il suo foro calibrato, la si bloccava nella morsa e si tirava a mano. Il difficile veniva con l’oro bianco, che andava ricotto ogni due passate e nonostante ciò a volte si spezzava e il filo, a causa dello strappo, faceva un ritorno di frusta. In laboratorio si realizzavano le idee che si progettavano a scuola, a lezione di “Disegno Professionale”: il primo disegno era geometrico, racchiuso in un quadrato di cm 6x6, si portava in laboratorio e si incollava su una piastra, i fori venivano eseguiti con il trapano flessibile e il traforo con l’apposito seghetto. A scuola di “Design del gioiello moderno”, l’insegnante dava un tema, un’indicazione di massima, si cominciava con lo schizzo, l’abbozzo e si liberava la fantasia. Una volta trovata l’idea giusta per un determinato oggetto, si procedeva con la tavola tecnica, pianta, prospetto, sezione, assonometria e infine il disegno ad acquerello, in modo da renderlo quanto più reale possibile, corrispondente a quello che oggi chiamano “rendering”. Una volta completata l’esperienza di apprendistato, il designer si è diplomato a Firenze all’Istituto d’Arte, sezione Metalli e Oreficeria, e in seguito, sempre a Firenze, si è laureato all’Accademia, sezione Scultura. Attualmente lavora per una ditta d’accessori per l’Alta Moda; da tecnico orafo prestato all’accessorio, si occupa dei prototipi e della microfusione, ma il suo sogno rimane quello di “creare”e progettare, alla ricerca di nuove visioni di gioielli, complementi, accessori.
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