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  sviluppo di imprese creative è composta sia da un contributo a fondo perduto che da un finanziamento a tasso agevolato, così suddiviso:
• 40% sotto forma di contributo a fondo perduto • 40% nella forma del finanziamento agevolato, a tasso a zero, di durata massima di 10 anni.
Il finanziamento deve essere restituito secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre
di ogni anno.
Criteri di valutazione
Il bando prevede il raggiungimento di un punteggio minimo di 50 punti su un massimo di 80, sulla base di criteri di valutazione. Tali elementi riguardano l’adeguatezza e la coerenza delle competenze imprenditoriali, l’introduzione di innovazioni e ricadute sulla filiera creativa di riferimento, analisi di mercato e strategie di marketing, fattibilità tecnica del programma di investimento.
Per assistenza nelle procedure di richiesta, le aziende interessate possono rivolgersi agli Uffici di Confartigianato, secondo competenza territoriale.
Vai su https://www.confartigianato. it/dove-siamo/
clicca sulla Regione in cui ha sede la tua impresa e scorri il menu a tendina per contattare tua Sede di competenza provinciale.
(con la collaborazione di Confartigianato Arezzo)
FISCO E BUROCRAZIA
Confartigianato alla Camera: “MPI sprecano 238 ore/anno in burocrazia.
Via complessità e oneri”
“Ridurre le complessità e il peso degli oneri fiscali è condizione fondamentale per accompagnare lo sviluppo delle imprese. Oggi l’Italia ha il record negativo per la burocrazia fiscale: per districarsi tra scadenze e adempimenti alle micro e piccole imprese servono
238 ore l’anno, 56 ore in più rispetto alla media dei Paesi Ocse”. Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Confartigianato intervenuti il 27 giugno in audizione alle Commissioni riunite di Bilancio e Finanze della Camera sul Decreto-legge recante misure in materia
di semplificazioni fiscali
e di rilascio del nulla osta
al lavoro.
Confartigianato apprezza i contenuti del Decreto-legge, ma auspica sia arricchito da ulteriori misure ispirate ai principi di semplificazione contenuti nella legge delega di riforma del sistema fiscale approvata in questi giorni dalla Camera: riordino in testi unici di tutte le disposizioni fiscali per tipologia di soggetto, stabilità delle disposizioni che impongono adempimenti fiscali, non retroattività delle disposizioni tributarie e “costituzionalizzazione” dello Statuto del contribuente. Inoltre, a giudizio di Confartigianato, dato che la fatturazione elettronica consente un controllo puntuale delle singole posizioni dei contribuenti, è indispensabile abrogare una serie di onerosi e inutili adempimenti a carico delle imprese, come il regime IVA
dello split payment e del reverse charge in edilizia, la ritenuta applicata sui bonifici che danno diritto a detrazioni d’imposta, l’obbligo di comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva, l’obbligo di rendere pubblici
i contributi ricevuti dalla Pubblica amministrazione. Confartigianato sollecita altresì lo spostamento definitivo al 20 luglio del termine per il versamento delle imposte per i contribuenti per i quali sono elaborati gli indicatori di affidabilità fiscale, l’abrogazione dell’intera disciplina delle società di comodo, semplificazioni in materia di dichiarazione Irap, modifiche alla disciplina in materia di esterometro.
CARO ENERGIA
Confartigianato: ‘MPI pagano il prezzo più alto d’Europa. Subito interventi da Ue e Italia’
“L’emergenza dei rincari di elettricità e gas va affrontata subito sia con scelte concertate a livello europeo, sia con misure nazionali.
Gli aumenti di prezzo provocati dalla guerra in Ucraina stanno mettendo in ginocchio le piccole imprese italiane che, già prima della pandemia, pagavano il prezzo dell’energia elettrica più alto d’Europa. Basti dire che, nel secondo semestre 2021, le piccole imprese italiane hanno subito aumenti dell’elettricità pari al +23,8%, a fronte del +2,1% di Francia e Germania”.
Lo ha sottolineato Confartigianato il 20 giugno scorso all’audizione presso la Commissione Industria del Senato sull’atto Ue ‘Sicurezza dell’approvvigionamento
e prezzi dell’energia accessibili: opzioni per misure immediate e in vista del prossimo inverno’.
Sul fronte europeo, Confartigianato ritiene indispensabile giungere rapidamente all’introduzione di un tetto al prezzo del gas e, a livello italiano, sollecita interventi finalizzati a contenere l’impatto dei rincari energetici sulle
micro e piccole imprese.
In particolare, la Confartigianato chiede l’annullamento degli oneri generali del servizio elettrico anche per il III trimestre dell’anno in corso, il cui spostamento in fiscalità generale dovrebbe divenire strutturale, oltre alla riduzione, da 4 a 2 anni, della durata di assegnazione del servizio a tutele graduali per le micro imprese, che partirà il 1°gennaio 2023. Inoltre, sollecita l’applicazione alle piccole imprese, per il primo trimestre 2022, del credito d’imposta già previsto per le imprese energivore e gasivore. Per semplificare il calcolo del credito d’imposta, Confartigianato propone che, nel caso di identità del fornitore di energia tra i primi due trimestri del 2019 e i primi due trimestri del 2022, sia il venditore stesso a fornire i dati utili a determinare il contributo straordinario.
In generale, Confartigianato ritiene necessario che gli interventi contro il caro- energia siano finalizzati a salvaguardare la competitività delle imprese
e l’occupazione.
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