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L’OPINIONE
DI CONFARTIGIANATO ORAFI SULL’ULTIMA EDIZIONE DI VICENZAORO
Luca Parrini: importante aver garantito continuità all’offerta espositiva durante i lavori nel quartiere fieristico
Si è conclusa lo scorso
10 settembre l’ultima edizione di VicenzaOro. Dopo l’avvio dei lavori di ristrutturazione che hanno determinato l’abbattimento dei padiglioni 2 e 5, la Fiera di settembre ha visto lo spostamento di oltre 250 espositori nelle tensostrutture che verranno utilizzate fino all’edizione del gennaio 2026. “Nonostante i lavori in corso nel quartiere fieristico – dichiara il Presidente di Confartigianato Orafi, Luca Parrini - è stata garantita la continuità dell’offerta espositiva di VICENZAORO che si è confermata come il principale evento internazionale dedicato al settore dell’oreficeria nel nostro Paese. Anche nell’ultima edizione della Fiera erano presenti a VicenzaOro circa 1.200 espositori provenienti da 35 Paesi del mondo”.
La maggior parte degli espositori, quasi 700, è arrivata dai principali distretti produttivi e commerciali italiani: Arezzo, Vicenza, Valenza Po, Torre del Greco e Marcianise, Milano.
Il restante 40% degli espositori proveniva dall’estero. Di questi quasi 200 dai diversi Stati membri dell’Unione Europea
(in particolare da Germania, Spagna, Belgio e Francia).
I produttori europei hanno rappresentato circa il 38% degli espositori stranieri presenti alla kermesse vicentina.
Alla manifestazione fieristica
hanno partecipato operatori del commercio all’ingrosso ed al dettaglio provenienti da 132 paesi del mondo, la maggior parte dei quali dall’Europa, dal Medio Oriente e dall’Asia. “L’edizione di settembre di VicenzaOro – continua il Presidente Luca Parrini - rappresenta l’evento determinante per la pianificazione dell’attività produttiva dell’ultimo trimestre 2024, è un momento fondamentale per capire le tendenze del mercato e quello che i buyers ci richiedono”. “Purtroppo la crescita vertiginosa del prezzo del metallo prezioso sperimentata a partire dal secondo trimestre del 2024 (+20% rispetto al secondo trimestre 2023) è proseguita anche nei primi mesi del terzo trimestre, influenzando significativamente l’andamento del mercato dei prodotti orafi”.“Pertanto - conclude Parrini - la tendenza prevalente registrata nel comportamento di acquisto dei buyer a VicenzaOro è stata improntata ad una certa prudenza. L’impressione è che la maggior parte degli operatori commerciali si sia limitata a rimpiazzare le scorte di magazzino, aspettando tempi migliori e senza grandi slanci nei volumi degli ordinativi”. (fonte: Confartigianato Arezzo)
“MATCH POINT” FOCUS SULL’EUROPA, TRA CRISI D’IDENTITÀ E BUONA POLITICA A MISURA DI MPI
No a un’Europa tecnocratica e frammentata, sì all’Europa della buona politica comune, ambiziosa, sostenibile e capace di accompagnare lo sviluppo del suo tessuto produttivo, composto da 23,3 milioni di artigiani e Pmi, che rappresentano il 99,8% delle aziende europee, generano il
64,4% dei posti di lavoro e creano il 52% del valore aggiunto nell’Ue.
È il messaggio che il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha lanciato in apertura dei lavori di ‘Match Point’, il consueto appuntamento annuale dopo la pausa estiva, svoltosi a Roma il 9 e 10 settembre, in cui la Confederazione ha riunito i vertici delle Associazioni territoriali e Federazioni Regionali per fare il punto sui temi, con i protagonisti dell’attualità economica e politica, e sulle sfide che attendono l’Italia e gli imprenditori.
All’evento è intervenuto, tra gli altri, il Ministro degli Esteri e Vice Presidente del Consiglio Antonio Tajani, il quale, alla vigilia della manovra economica, ha indicato le ipotesi sulle quali il Governo sta lavorando.
Quest’anno il dibattito di Match Point si è concentrato su “Europa, imprese e mercato: le ragioni di una ‘necessità” per indicare che l’Ue è chiamata ad una sfida imperdibile: deve superare la crisi d’identità e rilanciare il proprio ruolo politico ed economico, deve creare le opportunità utili a tutti gli imprenditori per competere sui mercati internazionali. Ora o mai più. “Le aspettative delle imprese – ha detto Granelli – sono alte, per un cambio di passo che produca azioni efficaci e che ci restituisca il valore dello stare in Europa, convinti, come siamo, che nessuno si salva da solo”.
Le indicazioni su cosa e come deve cambiare sono arrivate dai numerosi relatori, moderati dai giornalisti Ferruccio De Bertoli e Monica Maggioni, che si sono alternati sul palco di Match Point: rappresentanti del Governo italiano e delle istituzioni Ue, esperti ed osservatori internazionali,
docenti universitari, giornalisti, divulgatori. A cominciare proprio dal Ministro Antonio Tajani il quale ha sottolineato che “tra le riforme da fare in Europa serve anche quella della Banca Centrale Europea, che non può essere solo guardiano dell’inflazione ma deve avere anche la guida di una politica monetaria che tuteli l’economia reale. C’è un tema di accesso al credito che riguarda gli artigiani e le piccole imprese. Credo che la Bce, visto che l’inflazione sta calando, debba prendere il coraggio a quattro mani e annunciare un taglio dello 0,50%. Se vogliamo favorire la competitività dobbiamo abbassare il costo del denaro”. “Senza di voi, senza gli artigiani e le piccole imprese – ha detto il Ministro Tajani alla platea di Confartigianato – non c’è occupazione e non c’è crescita. Voi ci mettete la faccia. Ogni giorno ci mettete del vostro. È nostro compito mettervi nelle condizioni, sempre di più, di fare ciò che sapete e dovete fare, con meno fisco, una politica energetica equilibrata, meno burocrazia, migliore accesso al credito. Se andate bene voi, va bene tutta l’Italia. Non dobbiamo mettervi i bastoni tra le ruote, ma permettervi di lavorare nel modo migliore per creare benessere per voi, le vostre famiglie e anche per tutto il Paese”. “Credo che la situazione economica italiana non è fiorente, ma certamente non sta in condizioni di rischio o pericolose. Secondo me continueremo a crescere di più, mi sento di dire che possiamo essere ottimisti e che possiamo guardare con serenità al futuro se lavoriamo bene. Noi ce la metteremo tutta, anche con la manovra”. E proprio a proposito della manovra economica, il Vice Presidente del Consiglio ha segnalato che “non sarà di lacrime e sangue ma, neanche