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Rassegna
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L’immensa barriera corallina del Mar Rosso, che ospita il 5% dei coralli del mondo, è stata definita “l’ultimo rifugio corallino”, nel corso del COP 27, tenutosi dal 7 all’8 novembre 2022 in Egitto. Come afferma Mahmoud Hanafy, dell’Università del Canale di Suez: "Abbiamo una forte evidenza che questa barriera rappresenti la speranza per l'umanità di mantenere un ecosistema corallino, per la sua estrema tolleranza al riscaldamento delle acque”. Anche con un riscaldamento globale limitato a +1,5°C nel 2100, rispetto all'era preindustriale, il 99% dei coralli non sarebbe in grado di sopravvivere alle frequenti ondate di calore. Tuttavia in Egitto i coralli sembrano sfidare questa regola a causa di "una memoria biologica sviluppata nel corso dell'evoluzione", come spiega Eslam Osman, dell'Università King Abdullah in Arabia Saudita.
The immense coral reef of the Red Sea, which hosts 5% of the corals in the world, was called “the last coral shelter”, during COP 27, held from 7 to 8 November 2022 in Egypt. As Mahmoud Hanafy of the University of the Suez Canal states: “We have strong evidence that this barrier represents the hope for humanity to maintain a coral ecosystem, for its extreme tolerance to the heating of waters”. Also, with a global warming limited to +1.5°C in 2100, compared to the pre-industrial era, 99% of the corals would be unable to survive the frequent heatwaves. Nevertheless, in Egypt, corals seem to defy this rule due to “a biological memory developed during evolution”, as Eslam Osman of the King Abdullah University in Saudi Arabia explains.
 Francesco Bernardi
Da sinistra: Francesco Bernardi, Vittorio Sgarbi e Valerio Favero.
In occasione del secondo centenario dalla morte dello scultore Antonio Canova, il Museo Gypsotheca Antonio Canova ha dato il via alla riqualificazione della Casa Natale dell’artista, con la ritinteggiatura e il rinnovamento illuminotecnico della casa, grazie al fondamentale sostegno dell’azienda orafa Chrysos S.p.A. che ha creduto nella sostenibilità del progetto. Dopo la morte dello scultore, la Casa ha assunto la piena funzione museale, ospitando quadri, bozzetti, gessi e marmi, oltre che oggetti personali di proprietà dell’artista. Come afferma il Presidente di Chrysos, Francesco Bernardi: “Creare bellezza è ciò che più ci accomuna al grande scultore Antonio Canova. Chrysos la persegue attraverso i gioielli, Canova con la sua arte senza tempo. È quindi un onore aver sostenuto il restauro della casa che ha visto nascere uno dei più grandi artisti italiani”.
On the second centenary of the death of the sculptor Antonio Canova, the Museum Plaster cast gallery Antonio Canova has given way to the redevelopment of the artist’s birth home, with the repainting and the renewal of the lighting of the home, thanks to the essential support of the Chrysos S.p.A. jewellery company which has believed in the sustainability of the project. Following the death of the sculptor, the Home took on the full function of a museum, hosting paintings, sketches, plasters and marbles, as well as personal objects belonging to the artist. As President of Chrysos, Francesco Bernardi declares, “Creating beauty is what makes us most like the great sculptor Antonio Canova. Chrysos pursues this through jewels, Canova with his timeless art. It is therefore an honour to have supported the restoration of the home which saw the birth of one of Italy’s greatest artists”.
  Sopra, da sinistra: il Sindaco di Possagno, Dott. Valerio Favero, Carlo Bernardi, Fondatore del Gruppo Chrysos, il Presidente della Fondazione Canova, Prof. Vittorio Sgarbi, Francesco Bernardi, Fondatore del Gruppo Chrysos e la Direttrice del Museo, Dott.ssa Moira Mascotto.


























































































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