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IL TARÌ È OPEN
IL MIX DI BUSINESS E CULTURA DEL GIOIELLO CHE RENDE UNICO IL TARÌ
Con ottimi riscontri di affluenza e business e grande soddisfazione di tutte le aziende presenti si chiude al Tarì l’edizione autunnale di Open. Numeri rispondenti alle aspettative per l’appuntamento di ottobre, che ha visto in crescita la partecipazione di buyers internazionali, di cui molti ospiti della missione di incoming organizzata in
collaborazione con ICE e buyers nazionali, con un totale di oltre 15.000 presenze nei quattro giorni in programma. Come da tradizione, diversi gli appuntamenti dedicati alla cultura del gioiello, come il percorso di approfondimento e di conoscenza che da anni contraddistingue l’attività del Tarì, volto a rafforzare il filo della continuità tra la tradizione dell’alto artigianato orafo campano e la trasmissione di competenze; valori e ispirazione, che guidano le nuove generazioni di gioiellieri. Le componenti di questo percorso sono molteplici: dall’approfondimento delle conoscenze attraverso tecnologie innovative che, come la gemmologia investigativa, puntano a raggiungere nuovi traguardi nella conoscenza dei gioielli del passato, all’adozione di strumenti innovativi per la conoscenza delle gemme, alle nuove frontiere dell’alta formazione sperimentate dal Tads, la Tarì Design School. “Sono stupito e orgoglioso di quanto l’intuizione di andare alla ricerca del DNA del Gioiello campano abbia suscitato interesse e stimolato progetti di studio molto ambiziosi”, ha dichiarato il presidente Giannotti a margine dell’inaugurazione dell’Evento, in occasione della quale è stato presentato il documento conclusivo dell’analisi gemmologica svolta sui gioielli del parco archeologico di Pompei, “che, come già abbiamo avuto modo di verificare, non contribuiscono soltanto ad approfondire la conoscenza del passato, ma anche ad allargare gli orizzonti della creatività per il futuro”. La manifestazione ha anche offerto l’opportunità di presentare il mondo di servizi tecnologici e creatività del Tarì: analisi gemmologiche sui diamanti, shooting fotografici in still life e indossati, servizi di consulenza personalizzati, e lo Studio Tarì, innovativa sala di registrazione, vero gioiello di tecnologia a disposizione delle esigenze delle imprese tutto l’anno. In occasione di Open è stato anche inaugurato lo Sportello Imprese Federorafi Confindustria Caserta-Campania, destinato a realizzare gli obiettivi di assistenza, consulenza e informazione alle imprese, definito nell’ambito della recente Convenzione firmata per la costituzione del Polo produttivo orafo campano. Ogni lunedì, lo Sportello sarà dedicato a dare risposte alle tante domande degli imprenditori in ambito normativo e fiscale per il sistema orafo. Il Tarì è rappresentato da: 400 aziende produttive e di distribuzione, 2.500 addetti, 3.500 presenze quotidiane di operatori professionali, 40.000 mq di produzione e servizi, 9.500 mq di superficie espositiva fieristica, 400.000 visite professionali l’anno, 1.2 mld di indotto annuo, 30% del fatturato destinato all’export, 2 appuntamenti fieristici di rilievo internazionale, certificati ISFCERT.
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