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in their imports that their shipments do not contain Russian diamonds; these declarations would then be verified by the local trade associations. Some in the sector fear that such audits could expose confidential information to competitors; others believe that self- governance of the sector will be unable to provide the necessary guarantees. The UFBJOP plan allows to gradually introduce the declarations of the suppliers, which would be subsequently supported by a “sturdy quality guarantee system.” According to the Indian proposal, a new GEMPACT system would be set up to ensure compliance with the ban, managed by GJPEC and monitored by the Indian Ministry for Trade and Industry.
The G7 is invited to open an office in Surat or Mumbai to assess the operation of GEMPACT.
ALROSA NEGOZIA L'USCITA DALLA MINIERA DI DIAMANTI CATOCA
Il gigante russo dei diamanti Alrosa, colpito dalle sanzioni, vuole ritirarsi dall’Angola ed è in trattative con il suo omologo angolano, Endiama. Ostacolato dalle sanzioni
statunitensi sulle importazioni di diamanti russi dal marzo 2022, il produttore statale russo di diamanti Alrosa vuole vendere le sue azioni nella Sociedade Mineira de Catoca (SMC), una delle più grandi miniere di diamanti del mondo. SMC, guidata da Benedito Manuel e operativa dal 1997, produce circa 8 milioni di carati all'anno, pari al 75% della produzione angolana. Alrosa, diretta da maggio da Pavel Marinychev, detiene una quota del 41% nella SMC, creata nel 1994 per estrazioni nel giacimento di Catoca, nella provincia settentrionale di Lunda Sul, in Angola. Anche la società statale angolana Endiama detiene una quota del 41%, mentre il restante 18% appartiene a Leviev International - LLI (Cina). Contattata da Africa Intelligence, una fonte vicina a Endiama ha confermato che le due parti stanno negoziando l'uscita di Alrosa. Per il momento non è stato raggiunto un accordo, né si hanno notizie sui nuovi azionisti. Ci sono due potenziali driver dietro la decisione di Alrosa di ritirarsi. Un calo della domanda internazionale ha avuto un forte impatto sul settore dei diamanti
angolani a causa della sua scarsa tracciabilità. L'amministratore delegato di Endiama, José Manuel Augusto Ganga Júnior, aveva rivelato in agosto che il calo dei prezzi dei diamanti aveva spinto alcune entità del gruppo a ritirare la loro produzione dal mercato. Vogliono aspettare finché i prezzi non saliranno di nuovo.
Le sanzioni statunitensi hanno avuto un impatto negativo su Alrosa, una cosa che i suoi direttori hanno faticato ad ammettere, e in gran parte spiegano il comportamento del gruppo. Gli Stati Uniti da soli rappresentano la metà della domanda globale, vale a dire
90 miliardi di dollari. Inoltre, la società russa non può effettuare transazioni in dollari e non ha ancora trovato una soluzione per trasferire 185 milioni di dollari di dividendi.
Il direttore del Ministero delle Risorse Minerarie e dell'Ufficio di Cambio degli Idrocarburi, Luís António, cerca di risolvere la questione già da aprile. Alrosa è il principale partner diamantifero dell'Angola dagli anni '90. È uno dei maggiori attori
a livello globale, con
il 27% della produzione
globale e il 95% della produzione russa.
ALROSA NEGOTIATES THE EXIT FROM THE CATOCA DIAMOND MINE
Alrosa, the Russian diamond giant, hit by sanctions, wants to withdraw from Angola and is in negotiations with its Angolan counterpart Endiama. Obstructed by the American sanctions on the imports of Russian diamonds since March 2022, the Russian state diamond producer Alrosa wants to sell its shares in the Sociedade Mineira de Catoca (SMC), one of the largest diamond mines in the world. SMC, managed by Benedito Manuel and operational since 1997, produces about 8 million carats a year, equal to 75% of Angolan production. Alrosa, managed since May by Pavel Marinychev, holds a 41% share in SMC, set up in 1994 for extraction activities in the deposit of Catoca, in the northern province of Lunda Sul, in Angola. Endiama, the Angolan state company also holds a 41% share, while the remaining
18% belongs to Leviev International - LLI (China). Contacted by Africa
DIAMOND NEWS
di Luigi Cosma