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ASSOCIAZIONE ITALIANA ARTIGIANI ORAFI E ARGENTIERI OROLOGIAI ED AFFINI
I rappresentanti di Confartigianato al tavolo di lavoro.
CCNL scadrà. Il medesimo aumento sarà riparametrato per tutti gli altri livelli di inquadramento e per i lavoratori dei Settori Orafo- Argentiero-Affini e Odontotecnici. Ai lavoratori in forza al 17 dicembre va anche un importo a titolo di una tantum di 130 euro (in due tranche: 70 euro a marzo e 60 euro a luglio 2022), a copertura del periodo di vacanza contrattuale di 36 mesi. L’accordo dà attuazione alle recenti novità intervenute con la legge di conversione del Decreto Sostegni bis, prevedendo la reintroduzione delle causali di ricorso al contratto a tempo determinato e la stagionalità, in aggiunta a quelle di legge.
L’intesa, firmata anche da Confartigianato Restauro, prevede la copertura contrattuale a partire da gennaio 2022 delle imprese del Restauro Artistico di Beni Culturali, finora prive di una specifica copertura contrattuale. Sono state quindi definite nuove tabelle economiche e una nuova classificazione del personale. Il rinnovo contrattuale prevede anche 8 ore di diritto soggettivo alla formazione per
l’alfabetizzazione informatica, l’incremento dei trattamenti per trasferta e reperibilità del 5% da gennaio 2022, la revisione di alcune figure professionali e l’istituzione di una commissione per una riforma più complessiva dell’inquadramento. Positivo il commento dei rappresentanti delle categorie di Confartigianato che considerano il rinnovo contrattuale un risultato significativo, in questa fase in cui le imprese sono impegnate a riagganciare la ripresa e ad affrontare le nuove sfide del mercato.
DECRETO-LEGGE “CONTRASTO CRISI UCRAINA”
«Apprezziamo l’impegno del Governo che nel decreto- legge ‘Contrasto crisi in Ucraina’ ha recepito le indicazioni di Confartigianato per attenuare il pesante impatto sulle piccole imprese dei rincari di energia e carburanti». È il commento espresso il 19 marzo scorso dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli, il quale, dell’urgente misura appena
varata, apprezza in particolare, l’estensione del credito d’imposta per l’acquisto di gas ed elettricità alle imprese che, pur non appartenendo alla categoria degli energivori, subiscono pesanti ripercussioni sulla loro competitività a causa degli aumenti dei costi energetici.
«Si tratta – sottolinea Granelli – di un netto cambiamento di passo che, insieme con la rateizzazione in 24 mesi dei pagamenti delle bollette, accoglie le richieste di Confartigianato per sostenere le imprese manifatturiere colpite dal caro-energia. Ora, tuttavia, è necessario proseguire con interventi strutturali per riequilibrare il peso degli oneri in bolletta e per rafforzare il sostegno all’autoproduzione di energia». Confartigianato esprime giudizio positivo anche sulla misura, da tempo sollecitata, che rafforza le funzioni pubbliche di osservatorio e sorveglianza dei prezzi e sulle disposizioni in materia di approvvigionamento delle materie prime critiche.
Apprezzato anche il rafforzamento degli strumenti di revisione dei prezzi nei contratti pubblici, tuttavia Confartigianato ritiene necessari ulteriori interventi per garantire l’assorbimento dei rincari. Tra le misure per sostenere le imprese, Confartigianato segnala l’importanza della prosecuzione della cassa integrazione straordinaria in deroga e dell’esonero contributivo totale per le imprese che acquisiscono personale dipendente da aziende in crisi, oltre al credito d’imposta per la seconda rata dell’Imu 2021 per le imprese della filiera del turismo.
Sul fronte delle misure in materia di trasporti, Confartigianato valuta positivamente l’intervento per la riduzione delle accise sui carburanti per autotrazione e gli interventi di carattere economico e normativo specifici per l’autotrasporto, concordati con la categoria, che vanno immediatamente attuati per ristorare gli operatori dagli esorbitanti costi dovuti all’emergenza caro gasolio.
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