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GIOIELLERIA
AD ELEVATO DINAMISMO:
+25,7% produzione 2019-2023
Negli ultimi quattro anni, tra pandemia, rottura delle filiere globali, carenza di materie prime e crisi energetica, si osserva una maggiore resilienza della manifattura italiana rispetto ai maggiori competitor europei. Nel 2023 (ultimi
del 25,7%, in decisa controtendenza rispetto alla media del manifatturiero. Nel più breve periodo, la congiuntura poco favorevole della manifattura coinvolge anche il comparto orafo: nei primi undici mesi del 2023, a fronte di una flessione della produzione manifatturiera del 2,2%, la gioielleria segna un calo dell’1,4%. L’analisi
settoriale dell’Ufficio Studi
di Confartigianato è stata
settore della gioielleria: sono 29.138, pari ad oltre un quarto (27,0%) del settore nell’Ue, e superiore ai 20.201 addetti della Francia e ai 14.010 della Germania.
Persiste il difficile reperimento del personale Per le 6.770 assunzioni previste nel 2023 per orafi e gioiellieri, 3.480, pari al 51,4%, sono di difficile reperimento. Nelle tre regioni maggiormente specializzate nel settore, Toscana, Veneto e Piemonte, si concentra il 73,8% delle entrate, mentre la difficoltà di reperimento sale
al 62,2%, con valori più elevati in Piemonte (70,8%), davanti a Veneto (60,8%)
e Toscana (56,0%).
I mercati del made in Italy
Nell’anno terminante a ottobre 2023 le esportazioni dell’oreficeria e gioielleria valgono 10,6 miliardi di euro, segnando nei primi dieci mesi del 2023 un aumento del 10,3%.
Tra i primi 20 mercati dell’oreficeria made in Italy, 10 presentano una crescita a doppia cifra e superiore alla media. Il maggiore dinamismo si registra in Turchia (5° mercato) con un aumento delle esportazioni del 66,9%, seguito da Thailandia (17° mercato) con +54,9%, Messico
(10° mercato) con +31,8%, Singapore (19° mercato) con +31,2%, Irlanda (6° mercato) con +24,7%, Svizzera
(2° mercato) con +24,1%, Romania (15° mercato) con +23,5%, Hong Kong
(7° mercato) con +15,8%, Repubblica dominicana (12° mercato) con +15,3% e Francia (4° mercato) con +13,5%. In positivo, ma con una crescita inferiore alla media, Stati Uniti
(1° mercato) con +6,6%, Panama (14° mercato) con +3,9%, Spagna (13° mercato) con +0,1%. Segnano una flessione le esportazioni verso Giappone
(18° mercato) con -0,5%, Emirati Arabi Uniti
(3° mercato) con -0,9%, Canada (16° mercato) con -1,8%, mentre i cali sono più marcati in Germania
(8° mercato) con -9,9%, Israele (20° mercato) con -13,7%, Regno Unito
(11° mercato) con -15,6% e Sud Africa (9° mercato) con -42,5%.
Il quadrilatero dell’oreficeria italiana
è il primo esportatore dell’Unione europea
Nel 2023 (ultimi dodici mesi a settembre) le quattro principali province esportatrici di Arezzo, Vicenza, Alessandria e Milano – il quadrilatero dell’oreficeria made in Italy – rappresentano complessivamente l’81% delle vendite italiane all’estero.
L’analisi combinata dei dati Eurostat per i paesi Ue e Istat per i territori italiani, evidenzia che per l’esportazione di gioielleria, bigiotteria e pietre preziose lavorate al primo posto della classifica ibrida, troviamo proprio il quadrilatero dell’oreficeria made in Italy con 9.055 milioni di euro, pari al 26,7% dell’export Ue 27, seguito da Francia con 8.039 milioni di euro, pari al 23,7%, Belgio con 5.067 milioni di euro, pari al 15%, Germania con 3.999 milioni di euro, pari all’11,8%, il resto d’Italia con 2.123 milioni di euro, pari al 6,3%, Austria con 1.370 milioni di euro, pari al 4% e Irlanda con 1.211 milioni di euro, pari al 3,6%.
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dodici mesi a novembre) la produzione dell’Italia è inferiore dell’1,6% rispetto a quella del 2019, a fronte di un calo del 4,3% della Francia e del 6,2% della Germania, mentre in Eurozona si rileva una crescita del 2,1%.
Come evidenziato nel 18°Rapporto annuale di Confartigianato
”Intelligenza Artigiana,
la sfida dell’IA”, a questa performance di lungo periodo hanno contribuito importanti nicchie manifatturiere ad elevato dinamismo e alta intensità di micro e piccole imprese (MPI). Uno dei comparti
più performanti è quello della gioielleria e oreficeria, che tra il 2019 e il 2023 (ultimi dodici mesi a novembre) segna una crescita della produzione
proposta in occasione
di VicenzaOro, la manifestazione che riunisce l’intera filiera produttiva dell’oreficeria, tenutasi dal 19 al
23 gennaio 2024.
Un approfondimento territoriale è stato curato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza.
La struttura di imprese
Alla fine del terzo trimestre del 2023 il comparto orafo conta 10.918 imprese registrate e mostra un’alta vocazione artigiana:
le 8.422 imprese artigiane rappresentano, infatti, oltre i tre quarti (77,1%) delle imprese del settore.
L’Italia è leader europea nella gioielleria
Nel 2021 l’Italia primeggia per numero di addetti del