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 Cocktail Rings
fin dai tempi di Mata Hari, il film del 1931, diretto da George Fitzmaurice, in cui esibiva i gioielli della celebre spia-danzatrice. Joan Crawford ne possedeva uno impreziosito da un enorme quarzo citrino. Anelli lussuosi, originali e di carattere che piacciono ancora oggi, indossati da celebrità come Madonna, Gwen Stefani, Blake Lively e Tilda Swinton, affascinate anche dalla loro particolare storia iniziata oltre un secolo fa. Il proibizionismo finisce storicamente nel 1933, per decisione di Franklin Delano Roosevelt, che promuove il “Repeal” e l’abolizione delle restrizioni sugli alcolici. Le donne possono liberarsi dai divieti ed esibire il loro desiderio di libertà, di svago e di eleganza. Tra gli anni ‘50 e ‘60 l’anello cocktail raggiunge l’apice della sua popolarità. Diventa un accessorio di moda comune tra le donne, un monile indossato in tutte le occasioni mondane, dai cocktail party alle serate di gala e all’opera. Passato di moda negli anni ’60 e ’70, l’anello cocktail riemerge negli anni ’80. Infatti, nel decennio dell’edonismo e della voglia di apparire, le donne iniziano a considerare gli anelli come accessori da poter indossare sia di giorno che di sera. Pettinature voluminose e linee “gender fluid”, vedono gli anelli da cocktail tornare in grande stile, da allora ad oggi.
Dall’alto, in senso orario: anello con placca ottagonale circondata da diamanti a taglio circolare, in oro giallo e bianco 18 Kt; anello scanalato con lapislazzuli e diamanti, collezione di Robert e Sylvia Olnick, seconda metà del XX sec.; anello con zaffiro centrale a taglio rettangolare, all’interno di un pavé di turchesi cabochon, collegato a un cerchio d’oro zigrinato. Circa 1950, firmato Cartier Paris.
From the top, clockwise: ring with octagonal plaque surrounded by circular cut diamonds, in 18 Kt yellow and white gold; grooved ring with lapis lazuli and diamonds, collection of Robert and Sylvia Olnick, second half of the 20th century; ring with central rectangular cut sapphire, inside of a pavé turquoise cabochon, connected to a knurled gold circle. Circa 1950, signed Cartier Paris.
              Tutti i gioielli illustrati sono stati battuti all’asta da /all the jewels illustrated were auctioned by: www.christies.com
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