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  IL PRESIDENTE GRANELLI: ‘NOI COSTRUTTORI DI FUTURO’. IL PREMIER MELONI: ‘SAREMO GLI ARTIGIANI DELL’ITALIA’
Cronaca di una giornata all’insegna della partecipazione e dell’appartenenza confederale
“Nei prossimi anni vorremmo considerarci come artigiani dell’Italia, occupandocene con la stessa meticolosità, dedizione, pazienza e amore con cui un artigiano si occupa dei suoi prodotti”. Con queste parole il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è rivolta all’Assemblea di Confartigianato riunita
il 22 novembre scorso a Roma. Il Premier Meloni ha risposto punto per punto alla relazione del Presidente di Confartigianato Marco Granelli, il quale ha offerto la forza degli artigiani e delle micro e piccole imprese quali ‘costruttori di futuro’, anche per le nuove generazioni, confidando “in un nuovo patto di fiducia tra lo Stato e le imprese, per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese”. Ad ascoltare le parole del leader degli artigiani e del Presidente Meloni, erano
presenti in gran numero
i delegati del Sistema Confartigianato, i rappresentanti del Parlamento, tra cui il Presidente del Senato Ignazio La Russa, del Governo, delle forze economiche e sociali. L’Assemblea si è aperta con la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Numerosi comparti del tessuto produttivo sono impegnati ad affrontare l’instabilità economica, causata dalla pandemia e aggravata dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, con significative ricadute sulle piccole imprese e sull’artigianato. Si tratta di segmenti strategici dell’economia italiana ed è necessario sostenere l’efficienza dei loro processi produttivi attraverso gli strumenti di potenziamento e innovazione forniti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel pieno rispetto e in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Rinnovare, rafforzare la competitività delle piccole imprese e dell’artigianato significa promuovere eccellenze del nostro Paese e, per quanto
riguarda l’artigianato di produzione, integrare filiere, rilanciare economie delle aree interne anche con effetti perequativi di lungo termine. È un’opportunità di incoraggiamento dell’imprenditorialità giovanile e un catalizzatore di flussi di capitale umano in storiche realtà italiane, impoverite e colpite dall’esodo.
Istituzioni della Repubblica, parti sociali, imprenditori, sono chiamati a concorrere a questi obiettivi e mi è grato, rivolgendo gli
auguri di buon lavoro
alla vostra Assemblea, auspicare successo
in questa impresa”. L’Assemblea è stata l’occasione per chiedere al Premier Giorgia Meloni attenzione all’artigianato e alle micro e piccole imprese, rimuovendo
gli ostacoli “che - ha sottolineato il Presidente di Confartigianato - troppo spesso mortificano il nostro talento e le nostre ambizioni”. Per Granelli, infatti
“gli appesantimenti amministrativi in materia di lavoro si sommano alla Torre di Babele della legislazione fiscale: secondo la Banca Mondiale per tempi e procedure per pagare le tasse, nel 2020, l’Italia si colloca al 128esimo posto, ultima tra i 27 Paesi dell’Unione europea.
È difficile pagare le imposte ed è facile incorrere in errori. Inoltre, il livello di tassazione è troppo elevato: la pressione fiscale nel 2022 è pari al 43,8% del Pil, in aumento di 0,4 punti rispetto al 2021 e il carico fiscale che grava su cittadini ed imprese è superiore di 1,9 punti rispetto alla media dell’Eurozona. In pratica, il prossimo anno pagheremo
42,2 miliardi di maggiori tasse, pari a 711 euro pro capite. Con questo divario, con questa zavorra è difficile per noi competere sui mercati internazionali”. “Seppur in una difficile situazione di finanza pubblica - ha aggiunto - vanno quindi indirizzate risorse a riduzione della pressione fiscale che grava su tutte le forme di lavoro, anche mediante l’armonizzazione e la parificazione delle detrazioni spettanti in relazione alle diverse tipologie di reddito.
Si incentivi, inoltre, chi scommette sul proprio futuro: chi apre una nuova azienda e ancor di più chi decide di assumere, creando, quindi, valore non solo per sé stesso ma anche per i propri dipendenti”.
“Le imprese, in questo difficile momento - ha proseguito Granelli - hanno bisogno di avvertire il fisco come lo strumento con cui lo Stato garantisce servizi di qualità ai propri cittadini e solidarietà nei confronti dei più deboli e non come un nemico da cui difendersi. Auspichiamo in questo senso la ripresa di un tavolo di confronto sull’avvio della riforma fiscale”.
Su tale contesto pesa anche il caro energia, che alle piccole imprese quest’anno costa 24 miliardi in più rispetto al 2021.
“Un impatto enorme - ha proseguito Granelli - ma questo non impedisce alla micro-piccola impresa di essere motore dello sviluppo del Paese, nonostante sia addirittura considerata
da alcuni la principale causa dei mali dell’economia italiana”. Sul fronte del lavoro, Confartigianato chiede di
  
Il Premier Giorgia Meloni e il Presidente di Confartigianato Marco Granelli
 












































































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