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  THERESE HILBERT. RED
Dove: Die Neue Sammlung - The Design Museum, Pinakothek der Moderne, Munich (Germany) Quando: dal 12 marzo al 30 luglio 2023
Info: www.dnstdm.de/en/therese-hilbert-rot/
Die Neue Sammung presenta la prima mostra personale sull'arte di Therese Hilbert, che per l’occasione ha selezionato circa 250 gioielli, a partire dai primi lavori quasi sconosciuti fino ai suoi ultimi del 2021. La Hilbert usa l'argento invece dell'oro, sviluppando il suo vocabolario formale dal canone classico delle forme di base, piuttosto che attingere ai giochi amorfi della natura. A volte elimina il caratteristico gioco tra l'argento e la luce ambientale, pennellandolo per creare una superficie opaca. Therese Hilbert vive e lavora a Monaco. Nel 1974 le è stato conferito il prestigioso Premio Herbert Hofmann. Nel 1978 si è diplomata all'Accademia e nel 1986 ha ricevuto il Premio Förderpreis della città di Monaco. E nel 2001 è stata premiata con il Premio di Stato bavarese “Bayerischer Staatspreis”.
Die Neue Sammung presents the first solo exhibition on the art of Therese Hilbert, who has selected 250 jewels for the occasion, starting from the first almost unknown works until the most recent in 2021. Hilbert uses silver instead of gold, developing her formal vocabulary of the classical canon of basic shapes, rather than draw inspiration from the amorphous games of nature. At times, she eliminates the characteristic game between silver and environmental light, brushing it to create an opaque surface. Therese Hilbert lives and works in Munich. In 1974, she was conferred the prestigious Herbert Hofmann Award. In 1978, she graduated from the Academy and in 1986, she received the Förderpreis Award of the city of Munich, while in 2001, the Bavarian State Award “Bayerischer Staatspreis”.
     SFINGI, LEONI E MANI D’ARGENTO.
Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci
Dove: Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz, Viterbo (Italia) Quando: in corso fino al 15 giugno 2023
Info: www.cultura.gov.it/luogo/museo-nazionale-etrusco-rocca-albornoz
L’area archeologica dell’antica città di Vulci è stata una delle più importanti tra le dodici lucumonie etrusche, soprattutto tra l’VIII e la fine del V secolo a.C., tanto da essere paragonata per certi aspetti a Ercolano e Pompei. Fra i reperti spiccano, oltre ad alcune sculture di felini in nenfro grigio, le fibule di ambra, argento e bronzo, gli scarabei di chiara derivazione egiziana, una preziosa coppia di mani d’argento, e poi vasi attici, di committenza etrusca ma di fattura greca. Le preziose mani d’argento ritrovate facevano parte di una statua realizzata, secondo una tecnica di origine greca, in oro e avorio; in quanto legate al rapporto degli Etruschi con l’aldilà, appartengono a una tomba principesca databile alla fine del VII secolo a.C., ritrovata nel 2013 nella necropoli dell’Osteria.
The archaeological area of the ancient city of Vulci was one of the most important of the twelve Etruscan lucumonies, above all between the 8th and the late 5th century B.C., which can be compared, under certain aspects, to Herculaneum and Pompeii. The exhibits, besides grey nenfro cat sculptures, the amber, silver and bronze fibulae, the beetles of clear Egyptian derivation, feature a precious couple of silver hands and Attic vases, commissioned by Etruscans but made by the Greeks. The precious silver hands found were part of a statue sculpted according to a Greek technique, in gold and ivory; due to their connection with the relationship of the Etruscans with the afterlife, they belong to a princely tomb that can be dated to the late 7th century B.C., found in 2013 in the necropolis of Osteria.
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